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09

mar

mer

Van Gogh, Mondrian e Matisse...
all'Infanzia!

I laboratori d’arte, un modo per affermare
che c'è qualcosa di grande

 

Proporre i laboratori d'arte nel mese di febbraio ha significato, per noi maestre della scuola dell'infanzia, riflettere sui motivi del nostro "fare", e di conseguenza sulla modalità, la forma che questa proposta poteva assumere. Ma prima di raccontare questo, vi narriamo cosa è accaduto, sicuramente molto di più di quello che potevamo immaginare.

Abbiamo scelto di differenziare la proposta per le tra diverse età, per facilitare nei bambini il mettere in gioco alcune categorie: il dentro e il fuori, il buio e la luce, il colore,  per i più piccoli con il cielo stellato di Vincent Van Gogh. Le forme ordinate, il progettare e il movimento corporeo per i bambini mezzani con alcune opere di Piet Mondrian. La capacità narrativa delle forme organiche ma anche delle forme geometriche semplici come il quadrato e dei colori, con i ritagli di Henri Matisse.

Abbiamo scoperto che entrare dentro l’arte è prima di tutto un’esperienza di noi maestre. Posso incontrare quel quadro, quel pittore (o quell’autore) se ha suscitato in me qualcosa che mi ha invitato a conoscere e approfondire. Non basta un gusto estetico. I bambini hanno bisogno di adulti che si interrogano, che si appassionano, che danno valore alle cose. Abbiamo colto i bambini immersi nelle stelle e alle prese con la luna ingaggiare un dialogo con Van Gogh con il dito, semplicemente inseguendo il "movimento" circolare delle stelle o diventando luna attraverso la proiezione sul proprio corpo o quello dell'amico, scoprendo la profondità e la bellezza del cielo. 

Siamo entrate nel rosso, nel blu, nel giallo, nel nero e nel bianco di Mondrian, giocando con i materiali più diversi, progettando e scoprendo che una casa fatta di quadrati blu rossi e gialli, ha dentro qualcuno che abitandola la trasforma progettando e costruendo, per poi ritornare ad un ordine sintetico. Ci siamo stupite di come giocando con i ritagli di Matisse, ciò che conta sono i legami tra le forme o i colori perché esprimono un significato, o che un ricordo può essere narrato in diverse forme, ma soprattutto come il problema della malattia di un artista è diventata un'occasione per lui, e dunque per noi di raccontare attraverso le forbici...

L'arte, come la musica e la narrazione è per noi fare esperienza di bellezza insieme ai bambini. Un'occasione unica per affermare che c'è qualcosa di grande e di bello nel mondo, che si possono incontrare adulti che attraverso l'arte ci svelano aspetti importanti della realtà, e suscitano in noi delle domande, dei desideri.  

Nei laboratori i nostri bambini hanno potuto immergersi in alcune opere di Matisse, di Mondrian, di Van Gogh insieme alla maestra che ha narrato, indicato, incoraggiato a guardare e a sostare, che ha vissuto insieme a loro le domande che sono sorte, rispondendo o tenendole aperte nella consapevolezza che alcune risposte vanno svelate piano piano dentro lo svolgersi del tempo. C’è una condizione per noi dell’incontro con la bellezza, il luogo curato. La cura è innanzitutto legata alla comunicazione di un senso, alla scoperta dei legami che ci sono tra le cose che incontriamo, alla possibilità di conoscersi e conoscere e imparare del mondo,  in uno spazio ordinato, ricco di senso e dunque pieno di “possibilità”

 

Daniela Valle Vallomini

 

 

 

 

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