Fare capolino nel mondo

 

“Si educa attraverso ciò che si dice, di più attraverso ciò che si fa, ancor più attraverso ciò che si è”.

Ignazio di Antiochia

 

 

La proposta educativa della sezione Primavera del Collegio Guastalla poggia su alcuni presupposti, che fondano la progettazione, qualificano la cura dei legami e danno forma agli spazi e ai tempi delle proposte.

 

  • Accogliere non solo il bambino, ma la sua famiglia, il luogo di origine
  • Cogliere e valorizzare lo stupore iniziale che il bambino dimostra di avere verso tutto ciò che incontra nella realtà. Lo stupore per un bambino è l’affacciarsi in modo positivo alla realtà
  • Curare i legami, le relazioni tra le educatrici e i bambini, tra i bambini, tra la scuola e la famiglia, garantendo al bambino quel supporto affettivo necessario e indispensabile per la formazione di una persona
  • Ascoltare i bisogni e riconoscere i desideri di ogni bambino attraverso uno sguardo capace di ascoltare, di accogliere la sua storia e amare la sua persona. Suscitare le domande dei bambini come modalità privilegiata della relazione educativa 
  • Favorire le autonomie di ogni bambino (sulla cura di in bagno, la svestizione, la capacità di svolgere compiti legati alla vita quotidiana) per farlo diventare più consapevole di sé e delle proprie capacità. L’autonomia non è indipendenza ma la conseguenza della certezza di un rapporto, quello con l’educatrice, che sostiene, incoraggia, stima la capacità di ognuno
  • Curare le coordinate tempo e spazio necessarie per la scoperta, per lasciare traccia, per sviluppare il pensiero, per tessere relazioni, sia dei bambini, sia degli adulti

 

La progettazione pedagogica

La progettazione nasce dal pensiero condiviso degli adulti e si sviluppa come un'ipotesi, una proposta significativa formulata in spazi, tempi e materiali, che si modifica mentre si sta facendo esperienza insieme ai bambini, quando si osservano nell'esplorazione, nella scoperta, nella espressione verbale, nel lasciare traccia. La progettazione richiede un tempo "lento lento", una ripetizione, un sostare, perché ogni bambino ha tempi diversi nell'atto della conoscenza di sé e del mondo. Di seguito i tratti peculiari della progettazione.

 

La narrazione

La narrazione ha un posto privilegiato all'interno della progettazione. Narrare, raccontare, rappresentare con parole e gesti apre la progettazione a diverse esperienze, dove il bambino diventa protagonista. "Io narro perché tu possa narrarti", si potrebbe tradurre così ciò che accade. L'invito e il rito del racconto verbale si trasforma in spazi, tempi e materiali per incontrare personaggi, per immedesimarsi, per vivere le vicende raccontate, per conoscere materiali o ambienti citati nella narrazione. Per aprire nuove narrazioni.

 

Il tempo "lento lento" 

La progettazione non può avere tempi definiti a priori, richiede un tempo lento lento, una ripetizione, un sostare. Il tempo è la variabile, data anche dal fatto che ogni bambino ha tempi diversi nell'atto della conoscenza di sé e del mondo. 

 

Il dialogo interno-esterno

Il dentro e il fuori sono luoghi dove accade la proposta, che sono sempre in dialogo fra loro. L'esterno, il fuori ha una grande portata motoria ed esplorativa per un bambino, porta con sé sempre l'imprevisto, per questo è il luogo dove accadono avventure e dove si trovano materiali interessanti che si colorano di valenze simboliche. Grande importanza nel parco è data all'esperienza motoria ed esplorativa e di osservazione di ogni bambino. Il dentro è il luogo che contiene, è il luogo della routine, della riflessione, per questo è il luogo della familiarità e della certezza. Il dentro e il fuori dialogano ogni giorno.

 

Le stagioni

Le stagioni sono la declinazione percepibile dello spazio e del tempo per un bambino. Vivere le stagioni, toccare i suoi frutti, vederne i colori, sentirne i profumi e i sapori, ascoltare i suoni, giocarci in modo ripetitivo e ciclico, fonda la percezione spazio temporale di un bambino. Grande importanza hanno in questa scoperta il nostro parco e gli elementi naturali con cui giocare: aria (il vento, ma anche il respiro), acqua, terra, fuoco (calore del sole). 

 

Esperienze sensoriali, grafico-pittoriche e manipolative

Conoscere il mondo con i propri sensi e iniziare a incidere nella modificazione della realtà sono per un bambino del terzo anno di vita esperienze fondamentali per la conoscenza di sé. Osserviamo, sosteniamo e incoraggiamo: l’esplorazione, il gesto, il segno, la traccia, l’esperienza pittorica, quella in verticale che coinvolge tutto il corpo di un bambino; l’esperienza grafica che arriverà nel terzo anno di vita a riempirsi di giruli, punti e figure raggiate; l’esperienza della manipolazione, attraverso l’uso di materie di diverse consistenze: elastica, dura, morbida, ruvida, investendo sia sull’atto creativo che sullo sviluppo della motricità fine.

 

 

Cura dei materiali

Come lo spazio e il tempo, anche i materiali riflettono la cura e la percezione della preziosità di ogni bambino che incontriamo. Prediligiamo materiali semplici e preziosi: quelli di recupero, trasparenti, con forme geometriche o organiche, materiali naturali raccolti nel nostro parco come pigne, legnetti, sassi e materiali polimorfi come rocchetti, corde, scatole. Ogni materiale è pensato nella sua qualità e quantità perché nel rapporto con esso ogni bambino possa fare esperienze molteplici, strutturate su più livelli, non solo sensoriali attraverso l’impilare, far rotolare, infilare, battere e schiacciare, ma anche significative come scoprire relazioni, nessi causali e proprietà fisiche.

 

Un ponte tra la primavera e la scuola dell'infanzia

Nei mesi di maggio e giugno sono previsti quattro momenti di ambientamento dei bambini alla scuola dell’infanzia. I bambini più piccoli hanno la possibilità di guardare ai bambini più grandi con curiosità e desiderare di “diventare grandi”, per questo ricevono un dono e una storia che li accompagnerà per tutta l’estate, e che sarà il punto di partenza dell’inizio a settembre nella nuova scuola.

 

La relazione educativa

Cura, ascolto e osservazione sono i fattori qualitativi principali messi in opera dalle maestre per costruire delle relazioni educative significative. La cura si esplicita in infiniti gesti del quotidiano con i bambini e con i genitori: dalla stessa posizione del corpo dell'educatrice durante l'accoglienza, nell'attenzione dello scambio giornaliero e nella documentazione inviata a casa sulle conquiste del proprio bambino, volte a condividere uno "sguardo di valore". Cura è anche quella delle proposte, la maestra "apparecchia la tavola" prepara, pensa perché in quello spazio e in quel tempo, con quei materiali, avvengano degli incontri significativi dentro i quali il bambino può stare bene con sé e gli altri, conoscere e crescere. La cura riguarda anche l‘aspetto alimentare che è innanzitutto introduzione alla convivialità e allo stare bene a tavola, rispettando i tempi di ognuno per l'introduzione di nuovi cibi e sapori. Una maestra che sa osservare e ascoltare prima di agire stimolerà ogni bambino a sviluppare l'osservazione e il pensiero di fronte a ciò che incontra.

 

 

 

Spazi e tempi della Sezione Primavera

Gli spazi

Spazi interni - Sono articolati in tre sale accoglienti dove gli arredi i materiali sono predisposti in modo da rispondere ai bisogni di scoperta e di gioco, ripensati durante l'anno a seconda delle preferenze e della crescita dei bambini del terzo anno di vita. Ogni sala ha degli elementi comuni come il tappeto, i tavoli, l'angolo morbido e l'angolo del gioco simbolico, ma anche degli elementi che la caratterizzano (l'albero, lo specchio o l'angolo del materiale destrutturato). i bambini hanno modo di utilizzare tutte le sale, anche se la routine del riposo, del pranzo e della merenda vengono proposte nello stesso luogo.

Spazi esterni - La struttura è circondata da un giardino con casette, tricicli, altalene e box dei sassi e della giungla, con accesso diretto tramite una rampa, recintato e a uso esclusivo. Attraverso il corridoio interno della scuola dell'infanzia si accede ad un grande parco. Nel Parco sono possibili passeggiate di esplorazione, giochi motori sulla collina, raccolta della frutta, di foglie, legnetti e fiori, è il luogo dove in autunno si fa la castagnata o si incontrano i personaggi delle storie narrate: Re Autunno o Madama Primavera.

 

La giornata

È scandita da momenti precisi, le routine, che diventano punti di riferimento sicuri e iniziano a costruire nel bambino una prima percezione temporale. L'incontro con un tempo atteso e previsto infonde sicurezza e invita il bambino all'esplorazione e alla scoperta.


8.00 - 9.30 Accoglienza 
9.30 - 10.00 Saluto, canti, gioco del "chi c'è" 
10.00 - 10.30 Spuntino di frutta e bagno 
10.30 - 11.15 Proposta della giornata 
11.30 - 12.30 Lavaggio mani - pranzo - bagno 
13.00 - 15.00 Riposo
15.00 - 15.30  Merenda e bagno
15.30 - 16.00   Uscita

Calendario

La sezione è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 16.00, dal 5 di settembre fino al 30 di giugno, segue il calendario della scuola dell’infanzia. Nel mese di luglio è previsto un centro estivo di tre settimane, per chi ne faccia richiesta, svolto insieme ai bambini della scuola dell’infanzia.

 

8.00 - 9.30 Entrata
15.30 - 16.00 Uscita

 

Ambientamento

Avviene nel mese di settembre e nel mese di gennaio. Ogni gruppo di inserimento è formato da 4/5 bambini e viene inserito a una settimana di distanza. Ha una durata media di sette giorni. Ogni bambino viene accompagnato a scoprire il mondo, certo di appartenere a qualcuno e sostenuto dalla sua curiosità.

 

Cucina

La sezione Primavera ha un servizio interno di cucina. Il menu è elaborato secondo le disposizioni dell’ATS e suddiviso in base alle stagioni: menu estivo, che prevede 4 settimane di variazione e menu invernale, che prevede 8 settimane di variazioni. È possibile richiedere una dieta speciale per quei bambini con problemi di salute certificati.