Con l’arrivo al Nido dei due anni, un bambino si affaccia per la prima volta in un luogo, diverso da quello della famiglia, che per lui rappresenta il “mondo”. Per questo è molto importante la qualità della relazione del bambino con l'adulto di riferimento, già dal primo istante, e la fiducia che si viene a instaurare con la famiglia.
Alcuni elementi qualificanti esprimono l'identità del nostro Nido. In primo luogo la cura dei legami che caratterizza la forma di ogni azione. Ma anche la cura dello spazio, del tempo dato, dei materiali messi a disposizione del bambino. Ogni proposta fatta - manipolazione, psicomotricità, narrazione... - viene preparata adeguatamente perché avvengano degli incontri significativi con persone, luoghi e materiali, grazie ai quali il bambino possa stare bene con sé e gli altri.
Riveste poi grande importanza l'ascolto: è una posizione attenta dell'adulto verso le comunicazioni molto spesso implicite che i bambini danno attraverso il riso, il pianto, i silenzi.
Fondamentale è poi l'osservazione: è l'atteggiamento intenzionale dell'adulto che vuole capire e conoscere il bambino, prima di "fare" e intervenire.
La proposta educativa del Nido ha come obiettivi primari:
L'inserimento accade gradualmente, per permettere al bambino di fare esperienza e comprendere che il luogo dove si trova è buono per lui. In questa avventura il bambino viene accompagnato a scoprire il mondo, certo di appartenere a qualcuno e sostenuto nella sua curiosità. L'inserimento ha una durata di 10-12 giorni. Durante i primi giorni il genitore si ferma al Nido con il bambino e poi gradualmente, per un tempo sempre più lungo, lo lascia con l'educatrice di riferimento e gli altri bambini.
Nel periodo d'inserimento e per tutto il tempo di permanenza del bambino nel Nido, viene garantita la presenza di una figura precisa di riferimento soprattutto nei momenti più delicati e significativi: l'accoglienza, il pranzo, il cambio, la nanna. Dare al bambino la possibilità di relazionarsi in modo particolare con una educatrice, offre anche ai genitori un riferimento preciso, li rende certi che qualcuno possa rispondere con cognizione alle domande che sorgono sulla giornata al Nido del proprio bambino.
La famiglia è la storia del bambino che viene al Nido, il primo "luogo" nel quale il bambino impara a vivere e a stare di fronte alla realtà. Il sostegno alla genitorialità è un compito preciso del nostro Nido. Alla famiglia che sceglie il Collegio della Guastalla per l'educazione dei propri figli viene richiesto il rispetto dell'identità della scuola e la collaborazione al percorso educativo. I momenti principali di questa importante collaborazione sono: il rapporto giornaliero al momento dell'accoglienza e del ricongiungimento, il colloquio preliminare all'inserimento con le educatrici, i colloqui individuali durante l'anno. Esistono altri momenti significativi: riunioni genitori; festa di natale; festa della mamma e del papà; festa di fine anno.
8.00 - 9.30 | Accoglienza |
9.30 - 10.00 | Saluto, canti, gioco del "chi c'è" |
10.00 - 10.30 | Spuntino di frutta e bagno |
10.30 - 11.15 | Proposta della giornata |
11.30 - 12.30 | Lavaggio mani - Pranzo - Bagno |
12.30 - 13.00 | 1a Uscita Part-time |
13.00 - 15.00 | Nanna |
15.00 - 15.30 | Merenda e Bagno |
15.30 - 16.00 |
2a Uscita |
La struttura del Nido dei due anni occupa l'ala sinistra della villa, situata al piano terra. È circondata da giardino, con accesso diretto. Gli spazi sono accoglienti, predisposti e pensati in modo da rispondere in modo adeguato alle esigenze dei bambini e ai loro bisogni:
Il personale docente di tutta la scuola è in formazione permanente, sia internamente, attraverso incontri che riconoscono la verticalità come valore, sia attraverso una formazione esterna, curata dall'associazione culturale "Il Rischio educativo", che permette lo sviluppo di un'importante rete di scuole. Il personale docente del Nido cura la propria formazione su alcuni aspetti in particolare: narrazione, linguaggio, musica, movimento corporeo. Il collegio delle educatrici ha tra gli altri scopi, quello di condividere e far circolare le risorse di ogni docente per farle diventare ricchezza l'una per l'altra.