Fare capolino nel mondo

Con l’arrivo al Nido dei due anni, un bambino si affaccia per la prima volta in un luogo, diverso da quello della famiglia, che per lui rappresenta il “mondo”. Per questo è molto importante la qualità della relazione del bambino con l'adulto di riferimento, già dal primo istante, e la fiducia che si viene a instaurare con la famiglia.
Alcuni elementi qualificanti esprimono l'identità del nostro Nido. In primo luogo la cura dei legami che caratterizza la forma di ogni azione. Ma anche la cura dello spazio, del tempo dato, dei materiali messi a disposizione del bambino. Ogni proposta fatta - manipolazione, psicomotricità, narrazione... - viene preparata adeguatamente perché avvengano degli incontri significativi con persone, luoghi e materiali, grazie ai quali il bambino possa stare bene con sé e gli altri.
Riveste poi grande importanza l'ascolto: è una posizione attenta dell'adulto verso le comunicazioni molto spesso implicite che i bambini danno attraverso il riso, il pianto, i silenzi.
Fondamentale è poi l'osservazione: è l'atteggiamento intenzionale dell'adulto che vuole capire e conoscere il bambino, prima di "fare" e intervenire.

 

Progetto educativo

La proposta educativa del Nido ha come obiettivi primari:

  • favorire e valorizzare quello stupore iniziale che il bambino dimostra di avere verso tutto ciò che incontra;
  • garantire al bambino quel supporto affettivo necessario e indispensabile per la formazione di una persona;
  • ascoltare e riconoscere i bisogni primari del bambino ed attuare delle strategie positive di cura, ascolto, riconoscimento e contenimento;
  • accogliere non solo il bambino, ma la sua famiglia, il luogo di origine;
  • curare i legami tra adulti del Nido e bambini, tra Nido e famiglia, tra bambini;
  • mettere in campo strumenti adeguati in termini di tempo e spazio per la crescita di ogni singolo bambino e significativi rispetto allo scopo.

 

L'inserimento

L'inserimento accade gradualmente, per permettere al bambino di fare esperienza e comprendere che il luogo dove si trova è buono per lui. In questa avventura il bambino viene accompagnato a scoprire il mondo, certo di appartenere a qualcuno e sostenuto nella sua curiosità. L'inserimento ha una durata di 10-12 giorni. Durante i primi giorni il genitore si ferma al Nido con il bambino e poi gradualmente, per un tempo sempre più lungo, lo lascia con l'educatrice di riferimento e gli altri bambini.

 

L'educatrice di riferimento

Nel periodo d'inserimento e per tutto il tempo di permanenza del bambino nel Nido, viene garantita la presenza di una figura precisa di riferimento soprattutto nei momenti più delicati e significativi: l'accoglienza, il pranzo, il cambio, la nanna. Dare al bambino la possibilità di relazionarsi in modo particolare con una educatrice, offre anche ai genitori un riferimento preciso, li rende certi che qualcuno possa rispondere con cognizione alle domande che sorgono sulla giornata al Nido del proprio bambino.

 

La famiglia

La famiglia è la storia del bambino che viene al Nido, il primo "luogo" nel quale il bambino impara a vivere e a stare di fronte alla realtà. Il sostegno alla genitorialità è un compito preciso del nostro Nido. Alla famiglia che sceglie il Collegio della Guastalla per l'educazione dei propri figli viene richiesto il rispetto dell'identità della scuola e la collaborazione al percorso educativo. I momenti principali di questa importante collaborazione sono: il rapporto giornaliero al momento dell'accoglienza e del ricongiungimento, il colloquio preliminare all'inserimento con le educatrici, i colloqui individuali durante l'anno. Esistono altri momenti significativi: riunioni genitori; festa di natale; festa della mamma e del papà; festa di fine anno.

 

La giornata

 

7.30 - 8.00 Orario speciale
8.00 - 9.30 Accoglienza al mattino del bambino e dell'adulto che lo accompagna. È un momento delicato e prezioso: l'educatrice di riferimento accoglie ciascun bambino e l'adulto può comunicare direttamente con lei.
9.30 - 10.00 Gioco del "chi c'è" e canzoni. Utilizzando foto e simboli, si invita il bambino a guardare la realtà, ciò che lo circonda, ad accorgersi di chi c'è e chi invece no. Segue un momento dedicato alle canzoni, accompagnate da gesti semplici che aiutano il bambino a ripetere e mimare semplici parole.
10.00 Spuntino e cure igieniche. Seduti al tavolo, l'educatrice affetta la frutta fresca e racconta le filastrocche. Il bambino impara a partecipare sempre più attivamente alle cura dell'adulto, anche nel cambio e nel lavaggio delle mani.
10.30 - 11.45 Proposte di gioco libero negli angoli del Nido o nel giardino (manipolazione, simbolico, travestimento, costruzioni, piste di macchinine...), o proposte di gioco più strutturato in spazi preparati interni od esterni alla sala (pittura, gioco euristico, psicomotricità, narrazione, travasi, cereali...). Racconto: narrare non è solo il raccontare dell'adulto ma anche dare spazio perché il bambino si narri. Ogni anno viene scelta una storia o fiaba come filo conduttore che farà da sfondo a tutte le proposte dell'anno.
11.45 Pranzo. È un momento significativo ed educativo, verso il quale le educatrici pongono la massima attenzione alla relazione coi bambini. Il Nido ha un servizio interno di cucina, che permette di gestire anche giornalmente eventuali richieste (menù in bianco o eliminazione di ingredienti particolarmente allergizzanti).
13.00 - 15.00 Cura di sé e riposo. Il sonno viene accompagnato dalle ninne-nanne: il canto delle educatrici "accarezza" tutti i bambini, anche senza cullarli.
15.10 Merenda. È come il pranzo un momento significativo e conviviale. Spesso le educatrici restituiscono ai bambini cosa è accaduto durante la giornata.
15.30 - 16.00 Ricongiungimento. Insieme alle educatrici i bambini attendono l'arrivo di mamma/papà/nonni/tata. Le educatrici sono disponibili a dare spunti della giornata e delle conquiste fatte per ogni singolo bambino.
17.00 - 17.30 Secondo ricongiungimento.

 

Gli ambienti

La struttura del Nido dei due anni occupa l'ala sinistra della villa, situata al piano terra. È circondata da giardino, con accesso diretto. Gli spazi sono accoglienti, predisposti e pensati in modo da rispondere in modo adeguato alle esigenze dei bambini e ai loro bisogni:

  • l'angolo morbido dove i bambini si ritrovano con le educatrici per i racconti, i canti, le filastrocche e anche per le coccole;
  • l'angolo del ritrovo al mattino, del gioco del chi c'è e dei canti, allestito a seconda del tema dell'anno;
  • la casetta che offre ai bambini la possibilità di imitare i grandi e iniziare i primi giochi simbolici;
  • il tappeto dei giochi e delle costruzioni che permette, attraverso l'uso di materiali diversi, di provare a costruire, giocare, scoprire, creare ed entrare in relazione con gli altri;
  • la sala da pranzo che favorisce l'autonomia nei bambini, attrezzata a loro misura. Essi imparano che ogni cosa ha un suo posto, sono invitati a mangiare da soli e ad aver cura delle cose che usano;
  • l'angolo del travestimento con lo specchio;
  • l'angolo dell'attività psicomotoria con il grande specchio.
  • la sala del riposo, posta al primo piano. È una sala accogliente e riposante predisposta anche alla cura di sé con spazzoline personali e creme; è dotata di bagno e di un antibagno dove vengono sterilizzati i ciucci;
  • il giardino interno, attrezzato con giochi e parco tricicli;
  • il grande parco dove fare la castagnata, piantare i bulbi, incontrare Re Autunno o Fata Primavera, ascoltare storie, cercare gli animaletti, rotolare dalla collina... 
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    Formazione personale docente

    Il personale docente di tutta la scuola è in formazione permanente, sia internamente, attraverso incontri che riconoscono la verticalità come valore, sia attraverso una formazione esterna, curata dall'associazione culturale "Il Rischio educativo", che permette lo sviluppo di un'importante rete di scuole. Il personale docente del Nido cura la propria formazione su alcuni aspetti in particolare: narrazione, linguaggio, musica, movimento corporeo. Il collegio delle educatrici ha tra gli altri scopi, quello di condividere e far circolare le risorse di ogni docente per farle diventare ricchezza l'una per l'altra.