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ott
gio
L'intitolazione dell'Orangerie
a Luigi Amicone
Intervenute molte personalità
al Collegio della Guastalla
Famigliari, colleghi, amici. Un popolo attento e partecipe, quello che ha assistito mercoledì 30 ottobre all'intitolazione dell'Orangerie del Collegio della Guastalla a Luigi Amicone [1956-2021]. Il giornalista - noto per aver creato la rivista "Tempi" negli anni Novanta e autore di diversi libri, tra cui "Sulle tracce di Cristo. Viaggio in Terrasanta con Luigi Giussani", ripubblicato nel 2024 con prefazione del card. Pizzaballa - è stato tra i fondatori della Fondazione Opere Educative, ente che gestisce il Guastalla dal 1999, e ha partecipato con idee, progetti, interesse ed impegno alle sfide educative che la scuola si è posta.
Molte le personalità presenti e le autorità intervenute, anche a ricordare la carica di consigliere comunale che Amicone ha coperto a Milano sino al 2021: Elena Buscemi, Presidente del Consiglio comunale di Milano, ha ricordato con particolare partecipazione i confronti con Amicone e ha portato il saluto del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, mentre a nome del sindaco di Monza, Paolo Pilotto, è intervenuta Arianna Bettin, Assessore alla Cultura. Ben significativo è stato l'intervento di Pietro Tatarella, già consigliere comunale di Milano, che ha raccontato diversi episodi della sua amicizia con Amicone. Poi voci dal giornalismo, con il direttore di "Tempi" Emanuele Boffi, e spazio alla personale testimonianza di Annalena Valenti, moglie di Luigi. Molte infine le voci che hanno ricordato il ruolo che Amicone ha avuto per la scuola: Antonio Viscomi, Presidente della Fondazione Collegio della Guastalla, Stefano Morri, Presidente della Fondazione Opere Educative, e Francesco Valenti, Rettore del Collegio della Guastalla.
Di seguito, il messaggio inviato da Davide Prosperi, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, inviato per l'occasione:
Egregio Rettore,
è con grande dispiacere che devo purtroppo scusarmi di non poter partecipare all'evento di oggi. Ci tengo però molto, se possibile, a intervenire almeno con questo messaggio.
Sono legato a Luigi Amicone, il nostro Luigino, da un affetto profondo. La storia che ho condiviso con lui è stata segnata da un'amicizia sincera, a volte dura e spiazzante, ma sempre vera, esattamente com'era lui. Sono tante le persone che possono affermare la stessa cosa, a partire dalla sua famiglia e da chi ha lavorato con lui per tanti anni. E per tutti era sempre una sorpresa e una gioia vedere come la sua appassionata testimonianza di un cristianesimo vivo e autentico, davvero conveniente per l'uomo di oggi, sapeva mettere in dialogo persone di estrazione culturale, sociale e religiosa spesso diversissima. Il suo essere "preso" da Cristo, vissuto con vigore senza dare mai nulla per scontato e con uno sguardo capace di soprendersi continuamente, lo portava a cercare il confronto con tutti e a stringere amicizie con chiunque mostrava di prendere sul serio la propria umanità, di avere un cuore vivo. Perché per lui quello era il punto in cui si poteva scoprire insieme quell'amico più grande, Gesù Cristo, che Luigino fin da giovane, grazie all'incontro con don Giussani, aveva compreso essere troppo interessante per non essere conosciuto. E che lui amava d'un amore contagioso. La sua forza educativa era tutta qui.
È per questo che sono davvero felice che sia intitolato ad Amicone uno spazio come l'Orangerie del Collegio della Guastalla, che sarà (leggo nel testo dell'invito) «uno spazio culturale destinato ad ospitare mostre e attività per il territorio». Un luogo di nessi, dunque, in cui vivere la cultura, che è la ricerca della verità e della bellezza. Proprio la tensione febbrile alla verità e alla bellezza ha reso Luigino una presenza attrattiva, capace di creare nessi imprevedibili: auguro lo stesso anche a voi e alla vostra iniziativa.
Con stima e amicizia,
Davide Prosperi