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Un gruppo di profughi ucraini
ha fatto tappa al Guastalla
Molte famiglie si sono attivate per cucinare torte,
portare termos e scaldalatte, offrire libri e giocattoli
Questa mattina una cinquantina di persone provenienti dall’Ucraina sono state accolte al Collegio della Guastalla, dove genitori e alunni hanno volontariamente preparato per loro la colazione. I profughi - che sono arrivati in Italia nella notte a bordo di un pullman, in un viaggio organizzato dalle associazioni “Emmaus” e “I bambini dell’est” - hanno fatto tappa a scuola, in attesa di incontrare le varie famiglie che hanno dato disponibilità alle associazioni per accoglierle, nelle loro case, per le prossime settimane.
Grazie agli ampi spazi che possiede, il Guastalla ha offerto il suo giardino e la palazzina davanti alla scuola per dare ristoro a queste persone, rispondendo prontamente ad una richiesta arrivata nel tardo pomeriggio di ieri, e promossa dai ragazzi e dai docenti di Gioventù Studentesca. Un gesto di carità certamente piccolo di fronte al bisogno enorme di chi è in fuga dalla guerra, svolto però con voglia e impegno dal Guastalla, che ritiene del tutto corrispondente l'educazione alla carità e all'universale con il lavoro culturale e scolastico di ogni giorno. Ci si può innamorare del particolare, infatti, solo in virtù della sua relazione con tutto.
Ma ciò che più di tutto ha sorpreso è stato vedere quanto si siano lasciate coinvolgere molte famiglie del Collegio, a testimonianza di quanto contagioso possa essere il Bene. Ieri sera, non appena è circolata la notizia che sarebbero arrivate queste persone dall’Ucraina, diversi genitori si sono attivati per cucinare torte, preparare cibo, portare termos, scaldalatte o giocattoli da offrire oggi.
E stamattina, già dalle 7, il parcheggio della scuola era uno spettacolo, con decine di persone a preparare e attendere queste famiglie in arrivo, compresi i tantissimi ragazzi dei Licei, che hanno aiutato i profughi a portare borse e valigie, e hanno poi organizzato una partita di calcio con i bambini ucraini arrivati. I ragazzi delle terze medie, invece, hanno scritto delle lettere, da consegnare a queste famiglie, come segno di vicinanza e accompagnamento.