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Incontro con Filippo Galli,
Antonello Bolis, Inacio Joelson
Dove sta il segreto dello sport? Qual è la forza educativa più profonda del calcio? Al Collegio della Guastalla si cercherà di rispondere a queste domande in una serata organizzata dall’Associazione genitori della scuola, in collaborazione con l’Associazione Sportiva Dilettantistica dell’istituto. Venerdì 5 aprile 2024, alle 21, appuntamento presso il Teatro della scuola per un dialogo con tre interlocutori di eccezione. Saranno presenti, infatti, Filippo Galli, già campione del Milan degli anni Novanta ed ex responsabile del settore giovanile rossonero; Antonello Bolis, pedagogista per vent’anni referente dell’area psicopedagogica del medesimo club e, infine, Inacio Joelson, che nei primi anni Duemila ha giocato in Serie A e Serie B e oggi è allenatore dell’Ac Leon (Eccellenza).
«Nel calcio ci sono tutti i valori educativi che poi noi possiamo condividere con i nosri figli», anticipa Filippo Galli, che col Milan ha vinto cinque campionati, tre Coppe dei Campioni e due Coppe intercontinentali. Dopo il ritiro dalla attività agonistica, Galli si è occupato di formazione nel mondo calcistico, ha guidato per nove anni il settore giovanile rossonero e oggi è conosciutissimo anche per essere titolare del blog “La complessità del calcio”. «In questa disciplina ci sono tutti i valori necessari per un’educazione profonda, dal saper stare assieme ai valori del rispetto e dell’accettazione l’altro».
Antonello Bolis è titolare della cattedra di Teoria, tecnica e didattica degli sport individuali e di squadra all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Pedagogista, per vent’anni è stato tecnico e referente dell’area psicopedagogica di Ac Milan. «È importante provare a contestualizzare quale natura abbia lo sport ai nostri giorni nel trasmetere stili, modelli e valori ai più giovani - spiega -. Il campo non è un’isola felice, ma riflette molto della nostra società: un ragazzo o una ragazza che giocano a calcio risentono delle “minacce” che arrivano dagli adulti, come l’esasperazione del concetto di performance, o una cultura individualistica che troppo spesso ritroviamo anche sul campo, fino ad un eccessivo atteggiamento proetettivo dei genitori. Ma una strada positiva c’è, e si percorre nella collaborazione tra le figure adulte coinvolte».
Sarà, infine, presente Joelson, la cui vicenda è conosciuta: brasiliano, arrivato in Italia quando era 14enne all’Atalanta assieme al fratello Inacio Pià, ha vestito le maglie di molti club tra cui Reggina, Albinoleffe, Grosseto, Pisa, per poi essere squalificato nel 2012 nell’ambito dell’inchiesta Last Bet sul calcioscommesse. La sua storia mostra quello che può essere il peggio dello sport, ma anche come possa affiorare uno spazio per ricominciare. «Non voglio dimenticare quella esperienza, perché significherebbe negarla e non accorgersi del fatto che ho sbagliato, e che grazie a quell’errore sono cresciuto», dice oggi Joelson, che ha dovuto ricostruire sé stesso e la sua credibilità, umana e professionale, a seguito di quell’errore. «Il calcioscommesse era un sistema ben rodato, io ero un ingranaggio, e se non lo avessi fatto io lo avrebbe fatto qualcun altro. Quindi mi lasciai trascinare, e in questo sbagliai. Oggi ho capito, ma dico anche che quel che ho fatto non fa parte di me».
Appuntamento quindi al Teatro del Guastalla Venerdì 5 aprile 2024, alle 21. Ingresso libero, per partecipare si invita a compilare questo form. https://www.eventbrite.it/e/biglietti-sport-dove-sta-il-segreto-851359789047